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XI Premio Giovanni Bertacchi
Il giorno sabato 5 ottobre 2024, a Sondrio presso il Teatro Sociale organizzata da Progetto Alfa e dedicata al poeta Giovanni Bertacchi è avvenuta la premiazione dei finalisti del premio
La mia opera “L’orizzonte degli Ulissi” si è classificata PRIMA nella categoria Poesia Libera.
L’orizzonte degli Ulissi
tra uno sbadiglio e una smorfia
quelle donne violate, ma non domate,
gravide d’irrinunciabili fardelli.
Scorgono appena, gli dei
quelle genti piagate dal sole e dalla frusta
aggrappate al mito cantato d’Aedi vigliacchi
di Campi Elisi in attesa oltre l’orizzonte.
Scelgono a caso, gli dei
nelle scene filtrate tra calici d’ambrosia
chi potrà, chi dovrà incatenarsi ai remi
della barca senza occhi dipinti sulla prua.
Giocano e ridono mentre soffiano venti, gli dei
e gonfiano flutti, e lasciano bambole abbandonate
alla riva riverse, smembrate, col viso nella sabbia rovente
calcata, segnata da effimere orme di ombre.
All’orizzonte, non appare l’approdo sognato
in quelle terre non li aspettano tele tessute e disfatte
non li piangono cani, non sono sciolti, per loro, capelli di spose.
Nelle tante Scilla e Cariddi le Sirene chiamano al fondo
tra quelle onde mutevoli, tra quelle correnti contrarie
mille e mille saranno i prescelti
che berranno il benevolo loto salmastro
che gorgoglia e sussulta e si scambia col fiato
e ghermisce i ricordi di padre, di madre, di figli
dei nomi dei tanti Nessuno, da nessuna Ilio partiti
a nessuna Itaca arrivati.
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Il giorno sabato 7 ottobre 2023, a Venezia, presso la Galleria della Fondazione Bevilacqua La Masa,
organizzata da “Rinascimento poetico” e dedicata al poeta veneziano Mario Stefani,
è avvenuta la premiazione dei finalisti del Premio Letterario Internazionale
“ma non voglio veder morire la tua bellezza”
La mia opera “Nomadismo” si è classificata nel gruppone all’inseguimento del podio: dal 4° all’11° posto.
Sarebbe un 4° ex aequo con gli altri sette. Un buon piazzamento, tutto sommato.
Le poesie dovevano riferirsi a una di due immagini molto sofisticate di Daniele e Giovanni Sambo.
Io ho scelto questa: “La stanza degli ospiti”.
Nomadismo
La parete è un sipario leggero,
altre finestre traspaiono.
C’è chi osserva senz’occhi
la stanza, dalle annose memorie
e sovrapposte immagini svuotata.
La moquette, la carta alla parete sinistra,
opprimono di sudicio grigio-marrone
chiazzato da tracce di mobili stantii
ora asportati. Canaline cilindriche
marcano i perimetri. Due prese,
da una s’accascia un filo,
dicono di elettricità, non di luce.
Un piccolo vaso di vetro turchese,
macchia di forma organica costoluta,
giace rovesciato sul porta tv vuoto di tutto.
L’atmosfera è di tenda sguarnita
di provvisorietà diventata consuetudine
di luogo per ospiti dove non si desiderano
ospiti. E noi
non abbiamo portato fiori.
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Il giorno 8 ottobre 2022, presso il Centro Studi Campaniani, a Marradi,
sono stati premiati i finalisti del
5° CONCORSO NAZIONALE DI PROSA LIRICA INEDITA
Con la mia opera “Non si quieta la vita” mi sono classificato sesto, fuori dal podio e dalle menzioni, ma in un concorso di questo livello, è un piazzamento che mi soddisfa moltissimo.
Il tema del concorso era “Dino Campana e il femminile”, sviluppabile liberamente dopo aver scelto una frase o un rigo da usarsi come incipit. Io ho scelto da “Quaderno – Capitolo XII Donna genovese” il bellissimo primo verso: Tu mi portasti un po’ d’alga marina.
Potete leggere la poesia del grande poeta nel sito Libriantichionline.
Non si quieta la vita
Tu mi portasti un po’ d’alga marina e oggi mi agguanta il tuo ricordo, di quando, la folta capigliatura mossa dal vento, con passi leggeri salivi la via, insieme al tuo umore, al tuo odore che sapeva di salmastro approdato a queste case dal vicino mare profondo e azzurro come i tuoi occhi. Ripetevi ad ogni passo quell’ondeggiare antico che lento ancora sommerge il mio respiro: creatura inconsapevole della perturbazione che ti annunciava e del caos che ti seguiva.
Dalla balaustra lo sguardo incespica, sotto gli arditi archi tra le anse sabbiose si ritirano le barche e riparano gli amori. Nella penombra, affrancata l’impudica impazienza, nuda, sulla terra nuda, spossata dalle mille parole dell’amore mi avvolgevi di sirenici sguardi e io, col vento tra le labbra e le urla del sole addosso agli occhi, invocavo la piccola morte nel tuo nome.
In rada sono in attesa i velieri corsari, sulla battigia la risacca disegna e dissolve l’eterno sogno: donna d’oltremare, desiderio senza fine, porto effimero, anima del marinaio, soffio nelle vele di mete disperse in mille rotte navigate in acque lontane.
Dalle persiane s’insinuano nelle case le cremisi dita del sole, accarezzano i corpi timorosi e ne disegnano sui muri i desideri costretti in quegli spazi angusti; all’orizzonte, dove in un estremo bisbiglìo di luce il giorno si spegne, tra imprudenti memorie d’ immagini e parole s’inabissa il mio senno.
Nel cielo immobile si leva una luna indifferente, dalle quinte del proscenio occhieggia qualche stella: lo spettacolo è finito.
Rimbalzati tra i lampioni sghembi si sono esauriti gli echi delle voci.
L’ultimo tram è rotolato via in un lontano sfavillio.
Mi manca l’abitudine sfibrante di noi due.
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Il giorno 10 settembre 2022, presso la Tenuta Roletto di Cuceglio, straordinario tempio del vino Erbaluce di Caluso, ho ricevuto il premio come secondo classificato nella sezione poesie con tema: Le streghe.
La poesia premiata è presentata qui sotto:
Invettiva rituale che la Masca insegna alla donna
quando si è persa ogni speranza di riconquistare l’amato
Sette pagine ho scritto
graffiando segni di parole corrotte
ma sempre troppo poco
per accoppiarle
al tuo lurido nome
e sette volte le ho rilette
ogni giorno
per sette giorni e sette notti
urlandole al Cielo
cercando tra loro
il tuo verso animale
un tuo gemito esiziale
atto blasfemo
sfogo inutile
difesa assurda
al tuo già annunciato
giornaliero
storpiarsi
del ghigno
che nessuna memoria ricorderà
sorriso.
Ancora impregno la penna
e la mia vita
nel veleno che scorre
nella fogna della memoria
popolata
dalle ombre oscure
del tuo essere ratto
che si dimena
tra le menzogne
e le imprecazioni.
Chiamo a raccolta
dalle remote valli
le sorelle Masche
che mi infondano la forza
d’invocare il male
senza sconti
senza pietà
con null’altro scopo che quello di
evaporare
sublimare
inalare
ogni residuo miasma
della tua anima
e di lasciare solo
il rovente intruglio del disprezzo
scorrere senza sangue
nel tuo corpo imputridito
piegato
piagato
e da nessuno ma più
rimpianto.
Come scritto nelle antiche dannazioni
comando la tua fine
nell’indifferenza dei tuoi figli
e dei figli dei tuoi figli
e di colei che non voglio nominare
perché dovrai penare
nel vederla
altro cercare
dimentica
lei
i tuoi figli
i figli dei tuoi figli
di te e del tuo spegnerti
nella cancrena della carne!
e io con te.
Oltre alla coppa ho ricevuto un bellissimo disegno firmato del bravissimo pittore Lorenzi Alessandri al quale è intitolato il premio. La numerazione 5/13 va intesa come disegno numero 5 di 13 ritratti della signorina soprannominata Bunny eseguiti singolarmente dall’artista.
Lo sponsor del premio merita una gita per rifornire la vostra cantina personale.
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Ho partecipato alla Prima edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrative inedite
PREMIO LETTERARIO ENRICO RATTI (1952-2021)
Ho partecipato a questa bella manifestazione nelle Sezioni
Poesia singola inedita
Narrativa breve inedita
Nella Sezione Poesia singola inedita NON mi hanno classificato. Sigh!
Nella Sezione Narrativa breve inedita Ho ricevuto una Menzione d'Onore,
equivalente a un 4° posto, con il racconto: LA BIG BOY
ispirata dallo straordinario modellino ferroviario della locomotiva a vapore americana
che la Rivarossi produceva quando io ero un ragazzino.
Le poesie presentate erano quelle riportate qui sotto. Devo dire che ero ottimista su di un loro migliore piazzamento.
Ci riproverò!
Distanziamento sociale
Accostata al muro
senza guardare intorno
la maschera calata
sulle parole di una
vita riservata
ti ho vista
abbandonata
spaesata
martoriata
illanguidita
deglutita
dalle gole chiuse
dagli acidi depuranti
su quegli
amori spersi
allontanati
isolati
distanziati
separati
disinfettati
abbracciati
digitalizzati
sul display
dello smartphone.
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Separazione celeste
Lungo sentieri
percorsi leggendo breviari
scritti con le parole del dubbio,
sono cauti i miei passi.
Nei bivacchi
appoggio i gomiti
e apro il fagotto dei miei pensieri:
sono avvezzo ad afferrare l’aria,
ad aspirarne il vuoto.
Affilato come una lama
rigido come le scelte
con un taglio senza residui frammenti,
l’orizzonte separa le promesse
dei forse celesti
sopra
dalle certezze dei qui e ora
sotto:
gli incontri
le parole
le carezze
l’amore
l’amore
Un altro giorno
con le cicatrici sulla pelle.
***
Risultati nella Sezione Haiku della VI° edizione del Premio Nazionale d’Arte
La couleur d’un poème, per Poesia, Vernacolo, Haiku, Pittura e Fotografia
Con un 9° posto ex aequo in classifica, il podio lo vedo da lontano, ma sono soddisfatto comunque e ritenterò in futuro cercando di capire come migliorare le mie composizioni Haiku.
Questi sono i cinque haiku che ho presentato nella VI° edizione.
un caffè caldo
nel sole del mattino –
Il mondo in pausa
sopra la sabbia
effimeri passaggi –
labbra salate
piccolo nido –
becchi di rondinini
sotto la gronda
eppure è notte –
dove sono le lucciole
della mia infanzia?
panchina al sole –
ha scelto la mia gamba
questa farfalla
***
V° edizione Premio Nazionale d’Arte
La couleur d’un Poème premio Internazionale d’Arte
per Poesia, Vernacolo, Haiku, Pittura e Fotografia
Risultati nella Sezione Haiku
I miei 5 Haiku
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la libecciata
rimescola i ricordi
tra onde e nuvole
tra questi monti
abita sulle vette
solo la luna
sole calante –
si colora di rosso
il mondo intero
il tram sferraglia
il giallo è intermittente –
città di notte
il giorno è andato
nato e con te assopito –
gorgo del tempo
***
Angeli nel mondo
Saliti al monte,
indugia lo sguardo
del nostro smarrimento:
all’orizzonte,
dalle città dell’oro e della guerra;
giungono a noi le grida di esultanza,
i lamenti, gli strazi
e il rombo dei cannoni.
È dunque questo il vivere?
Noi inseguivamo albe e tramonti
e liberi pensieri;
sognavamo foreste, fiumi, mari
e vento sulla pelle.
Non chiedevamo bastioni
abbattuti dai fulmini del Cielo,
o fossati – osceni confini –
ricolmi del sangue dei nemici,
ma campi e messi e solchi fecondati
da noi per noi: eredi di chi scelse
il frutto come libertà di essere.
Inginocchiati – angeli nel mondo –
apriamo le ali per un nuovo volo.
Panchina al sole
Ha scelto la mia gamba
questa farfalla,
si è posata lieve
quasi di soppiatto
disegnando,
con la scia di quel volo sospeso
tra destinazioni mai certe,
un rigoglio di riflessi ricomposti,
nella quiete del disegno originale,
sopra il mio ginocchio.
Nell’aria del mattino,
tra il progredire
della calda parte assolata
e il ritirarsi
del fresco ricordo della notte,
risuona del mistero della vita
quel silenzioso battito
che torna
in un soffio
a ricordarmi la ragione
del mio esserne parte.
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Ho partecipato alla V° edizione del Premio Nazionale d’Arte
La couleur d’un poème, premio Internazionale d’Arte
per Poesia, Vernacolo, Haiku, Pittura e Fotografia
Sono felice di aver guadagnato, con il sesto posto, una Menzione di Merito nella sezione Haiku.
Questi sono i cinque haiku che ho presentato.
la libecciata
rimescola i ricordi
tra onde e nuvole
tra questi monti
abita sulle vette
solo la luna
sole calante –
si colora di rosso
il mondo intero
il tram sferraglia
il giallo è intermittente –
città di notte
il giorno è andato
nato e con te assopito –
gorgo del tempo
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Ho partecipato, come autore di romanzi e racconti, al Festival dello Scrittore dove ho presentato cinque miei libri. Qui potete collegarvi all’intervista dove li presento.
E vi ho partecipato come poeta gareggiando nel concorso POETAE con delle mie poesie risultando primo e terzo in quelle “grabble”, dalla lunghezza obbligatoria di cento battute compreso spazi e punteggiatura, e terzo a pari merito con altri tre autori, in quelle senza limitazioni.
Lambisci ancora
con la lingua e le labbra
quelle tue parole
non hanno senso alcuno
fuori dal tuo sapore.
Prima classificata al concorso drabble del FDS 2020
Entropia d’amore la condizione è lineare, prima, in stato di disordine, dopo: tu aumenti la mia entropia. Terza classificata al concorso drabble del FDS 2020 *** Le ho parlato Le ho parlato, finalmente le ho parlato. Da quando i suoi occhi, inconsapevoli di loro, per un eterno attimo incontrarono i miei, le notti sono divenute un unico sogno di lei. Imperiosa, è cresciuta in me l’ossessione di poterla incontrare e trovare il coraggio di dirle che ora il mondo, tutto il mondo che voglio, non è altro che lei. Ed è successo mentre assorto pensavo al lavoro precario alle scadenze delle bollette alle mascherine al gel disinfettante ai guanti di puro caucciù, e, in un abbraccio esteso a più ampi orizzonti, al governo ai profughi alle guerre alla fame alla morte, ho avvertito la sua presenza, ho percepito che si stava avvicinando, ho sentito il suo respiro alle mie spalle. Mi sono girato e ho incontrato, vasti come le mie speranze, i suoi occhi. Tremando dall’emozione, in un sol fiato, le ho detto quello che volevo da lei: “Signorina, per favore, mantenga la distanza!” Terza classificata al FDS 2020, a pari merito con altre tre opere, nelle poesie senza limiti.
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MARATONA DI CONCORSI LETTERARI “POESIE SUPERBE”
V tappa – mese di febbraio 2019
NERO COME IRA
Sono riuscito a bissare il successo di gennaio, con il Tanka che riporto di seguito, vincendo la quinta tappa del concorso dedicato ai sette vizi capitali dedicata all’Ira. Potete avere più informazioni e leggere altri interessanti servizi letterari nel sito di Seven Blog, l’organizzazione che ha indetto il concorso.
Trappola mentale
non c’è pensiero
fino a quando nel sangue
dura il bollore
in quel nero cubicolo
non ha luogo il mio senno
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MARATONA DI CONCORSI LETTERARI “POESIE SUPERBE”
IV tappa – mese di gennaio 2019
VERDE COME INVIDIA
Con il tanka qui sotto, ho vinto la quarta tappa del concorso dedicato ai sette vizi capitali. Questo premio mi è particolarmente caro. Le altre tre composizioni fin qui inviate, relative ai vizi dell’Accidia, dell’Avarizia e della Gola, si erano comunque posizionate in finale ed erano state pubblicate sul bellissimo sito Seven Blog, l’organizzazione che ha indetto il concorso. Ne mancano tre per arrivare alla fine del io progetto: Sette Tanka per Sette Vizi capitali.
Tu e non io
quel che possiedi
quel che sei, alimenta
il fiume carsico
di quel verde veleno
ch’esonda nel mio cuore
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Il giorno 13 ottobre 2018, a Milano, il Premio Nazionale d’Arte “La couleur d’un poème”, presso il Museo Tadini, mi ha consegnato il secondo premio nella sezione Poesie a tema “Fiaba” di Emilio Tadini.
Imperfetti mondi
Quando il pensiero si stinge nel sonno,
altri imperfetti mondi si presentano.
(Come se fosse possibile viverli!)
Ci sono prati cosparsi di parole
arrese al calpestio del tempo.
(Di quale tempo? Dunque è questo il mio?)
Ci sono monti e fiumi e mari e spiagge
e venti che raccolgono i miei sguardi.
(È luogo di visioni e di silenzi!)
Non passa per quest’ansimi la vita:
qui giace solo fino alla mattina.
(Non basta, dunque, indugiarvi il senno?)
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Concorso Letterario ALBIATUM
Quinta edizione 2018
Ho ricevuto questo riconoscimento con grande piacere perché nella mia poesia nel tema Ecologia-Natura-Ambiente ho fatto confluire quello attuale delle migrazioni degli ultimi della terra.
La memoria dell’acqua. Le lacrime del cielo scendono sulle foglie e negl’incavi della terra. Dai monti alle valli, tra fondali e sassi levigati dalla memoria, tra sputi e bestemmie, tra preghiere e benedizioni, son convogliate in mille rivoli. Colmano le mani a coppa delle nostre quotidiane comunioni, diventando specchio e riflesso dell’anima di noi narcisi. E giungono alla gran genitrice che tutto raccoglie, nasconde e conserva. Incuneati tra le gocce, sono ansimi, urla e implorazioni, sono annaspare di bambini, rassegnazioni di padri, sono immensi unici dolori di madri. Sono gorgoglii, fremiti di bolle, ultime espirazioni prima delle sparizioni. Poi la bonaccia. L’acqua conserva la memoria di noi, di tutti noi. Memoria che esala e sale fino alle nuvole. Le lacrime del cielo scendono sulle foglie e negl’incavi della terra...
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“Territori” – Sacra di San Michele – 2018
Echos group intraprende un nuovo sentiero culturale con l’esordio di un Premio annuale, a carattere Nazionale, dedicato alla letteratura, e all’arte della parola e dell’immagine in simbiosi con la valorizzazione delle nostre risorse.
“Territori” è la parola d’ordine di un percorso che vuole essere di unione, percorrendo luoghi d’Italia ricchi di storia, di cultura e di eccellenze.
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”. (Cesare Pavese «La luna e i falò»)
La giuria indipendente (Presidente di Giuria: Claudio Rolando / Giurati: Sezioni di Poesia: Luigi Dell’Orbo, Luca Calcagno / Sezioni di Narrativa: Sergio Vigna, Claudio Cantore, Piero Iulita) mi ha premiato in TRE sezioni :
Sezione 1A – Poesia a Tema “I colori dell’anima” – L’opera “Ci sono giorni” si è classificata 3a
Ci sono giorni
Ci sono giorni nei quali
tutti i colori del mondo si fondono
tra l’orizzonte e le nuvole sparse.
Scendono rivoli cremisi,
arancio, gialli, blu,
sopra i monti trafitti
da lance variopinte
maculati dal sangue
della terra straziata.
Pale d’altare che schiantano gli occhi
Crocifissione del mondo.
Sezione 2A – Poesia tema libero – L’opera “Sei comparsa” si è classificata 2a
Sei comparsa
Sei comparsa nel canto dell’allodola,
seduta sulla stella del mattino,
oltre il respiro della luna
e lo stiracchiarsi del giorno.
Sussulto d’occhi,
improvviso sgomento,
violenza dell’oscurità.
E non viene il giorno.
Nel bosco ci siamo trovati,
tra una nuvola sghemba
e del pane le briciole disperse,
noi, viaggiatori in altre città.
Un’immersione nel fondo,
all’improvviso, senza resistere,
a seguire la gravità dell’anima.
E non passa la notte.
Dove s’anima il giorno
già s’intravvede
l’alitare di un soffio di pazzia.
Sezione 2B – Narrativa a tema libero – L’opera “I ricordi si rintanano in un angolo dell’anima” si è classificata 3a
I ricordi si rintanano in un angolo dell’anima.
Omissis…
Aveva appena iniziato la nuova serie di scatti quando si accorse che una figura si stava avvicinando. Si capiva che era una giovane donna. Sandro mantenne l’occhio al mirino e azionò lo zoom per avvicinarne il volto. Per primo mise a fuoco il sorriso, che scopriva appena dei piccoli denti bianchi compresi tra le due parentesi delle labbra ben disegnate. Si spostò poi sui capelli castani chiari, tagliati corti e lasciati mossi, quasi scomposti, intorno al volto. Ingrandì ancora di più l’immagine e inquadrò gli occhi. Gli mancò il respiro quando vide definirsi due dolci mandorle color cioccolato ben rimarcati dalle sopracciglia scure.
Miranda! Non può essere.
Omissis…
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La Segreteria del Premio Letterario Nazionale “Lampi di Poesia | Slussi ’d Poesìa” Edizione 2018 è lieta di informarLa che la Giuria del Concorso ha concesso alle Sue opere
“Lucciole” | “Panchina”
la “Segnalazione Speciale di Merito”
all’opera
“Perseidi”
la “Segnalazione di Merito”
e all’opera
“Afa”
la “Dignità di Stampa”
con pubblicazione sull’Antologia ufficiale del Concorso,”Lampi di Poesia”, Edizione 2018
Grande soddisfazione per questo risultato anche perché nello stesso premio ho avuto riconoscimenti anche nella sezione dei Racconti Brevi
La Segreteria del Premio Letterario Nazionale “Lampi di Poesia | Slussi ’d Poesìa” Edizione 2018 è lieta di informarLa che la Giuria del Concorso ha concesso alle Sue opere
“Il viaggio” | “Invito” | “Ricordi”
la “Segnalazione Speciale di Merito”
per la Sezione A.2 Racconti brevi in Lingua italiana
con pubblicazione sull’Antologia ufficiale del Concorso,”Lampi di Poesia”, Edizione 2018
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Che piacere mi ha fatto ricevere questa e-mail:
Buonasera signor Odino, sono lieta di comunicarle che la sua poesia dal titolo “Non si ferma il cammino” si è classificata al sesto posto della sezione VIAGGIO METROPOLITANO del Premio Nazionale di Poesia Graffiti METROpolitani.
Sono davvero contento perché questo concorso aveva un premio speciale, questo:
“Che effetto fa vedere versi poetici accanto alle notizie di cronaca, di attualità, di cultura, di sport? A questa domanda potranno rispondere i vincitori del Premio Nazionale di Poesia “Graffiti METROpolitani” che vedranno le loro opere pubblicate sulle pagine di METRO, il quotidiano free più diffuso nel mondo, che è presente con 800.000 copie, ogni giorno, a Torino, Milano e Roma.”
Non si ferma il cammino Non si ferma il cammino, i passi si fanno leggeri, il percorso s’appiana. Non serve il vestito, la tua nudità è un’ombra nel mondo. Nessun bivio, nessuna strada, dalla fine inizia il passo: non si ferma il cammino.
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Un premio speciale che mi ha fatto molto piacere. La poesia era stata leggermente modificata, rispetto a quella pubblicata nell’antologia: Dell’amore e della Vita, per partecipare, nella sezione Ferrari, al concorso letterario Parole e Poesia X Edizione 2017 / 18 indetto dalla Associazione Culturale “La Nuova Poesia”, con il patrocinio del Comune di Formigine. Il titolo era “Futurista”, per l’evidente richiamo alla dinamicità e al mito della velocità che permeavano il movimento Futurista fondato da Filippo Tommaso Marinetti, ma dopo questo risultato ho deciso di cambiarlo in “Ferrari”.
Futurista (Ferrari)
Prendi la macchina, fai ruggire il motore,
corri lungo la strada. Veloce! Più veloce!
Affonda il pedale, aumenta la potenza,
mantieni la lancetta del contagiri sul rosso.
Taglia la curva, calcola bene la traiettoria,
sorpassa con le ruote sul ciglio dell’asfalto:
fugge rapido il paesaggio dal parabrezza.
Con le stesse mani delle carezze, impugna saldo il volante,
sterzo e controsterzo sulla strada della vita.
Fai urlare al massimo le valvole,
dai loro varchi passa la stessa aria
che diventa respiro nei nostri polmoni,
il loro canto richiama i nostri gemiti.
Al ricordo dei nostri odori si miscelano
quelli della benzina e dell’olio bruciato
Nero il cavallo e giallo lo scudetto.
Veloce! Più veloce! Guarda avanti,
dove la freccia rossa lanciata dal destino
vola precisa. Il traguardo ha in vista.
***
La posizione in classifica non è ai vertici, ma nello spirito olimpico del “conta il partecipare”,
ne vado particolarmente soddisfatto.
Colazione
Un sorriso, un caffè
grazie al cielo il mio giorno
inizia col miracolo
del tuo stare con me.
La marmellata e il burro
son come le tue labbra:
un’eccelsa miscela
di gusti e di profumi.
Mi guardi con malizia
mentre con grazia addenti
la tua fetta di pane.
Torniamo a letto? Chiedi,
e bevi il latte freddo
scaldando la mia vita.
***
Senza consiglio
Porta consiglio l’ora del mattino
nel risveglio del giorno
nel morir della notte
è in aumento
il richiamo dei merli tra le fronde
il brusio della città
la coscienza del mondo
il pensiero di noi due
pennellata sui muri dalle dita
del sole che s’insinua
tra le imposte non chiuse
sconsiderata idea
aperte alla ragione lusingata
dai sogni troppo veri
dai sogni senza consiglio
di ritrovarti ancora
***
Il giorno 23 settembre 2017, a Milano, nelle sale del Museo Tadini, si è svolta la premiazione del concorso di
Poesia, Haiku, Vernacolo e Pittura
La Couleur d'un Poeme.
La mia poesia
"Domandi ancora"
ha ricevuto il secondo premio nella sezione dedicata all'opera pittorica
"La camera da letto" di Emilio Tadini riprodotta qui sotto.
Domandi ancora
Furtivamente entrata
nella mia vita, e mai
fuggita, sei tornata
stasera. Immobile
seduta sulla sponda
del letto guardi il mio
cuore: domandi ancora,
come facesti allora,
se l’abbandono è amore.
*
***
Presento la mia ultima fatica: Una silloge composta da cento haiku e senryū.
Nei dintorni dell’Essere
In questa silloge gli haiku sono presentati inizialmente suddivisi per stagione, poi secondo i diversi momenti del giorno; seguono i senryū e infine gli haiku composti, come molti usano oggi, in forma più “libera”, allontanandosi dalla rigidità della tradizione e facendoli così assomigliare alla nostra poesia ermetica.
Gli haiku e i senryū sono composizioni poetiche della tradizione letteraria giapponese caratterizzate dalla costruzione in tre versi sciolti della lunghezza di 5, 7 e 5 more (Unità di suono usata in fonologia, che determina la quantità di una sillaba, che a sua volta, in alcune lingue, determina l’accento). Nella lingua italiana si segue normalmente la suddivisione, metrica o grammaticale, in sillabe. Sono testi poetici dai toni semplici, senza alcun titolo, che eliminano fronzoli lessicali e retorica e si limitano a fermare un attimo concreto, reale, un momento intenso che accade “qui e ora” generando specifici stati d’animo. Nello haiku俳句 è obbligatorio il riferimento stagionale: ilkigo 季語 o “parola della stagione” (primavera, estate, autunno, inverno), o il piccolo kigo (lo scorrere del giorno: aurora, alba, mattino, mezzogiorno, pomeriggio, tramonto, imbrunire, sera, notte); entrambi rappresentano la ciclicità del trascorrere del tempo attraverso la quale il poeta raggiunge la consapevolezza del qui e ora in cui quell’evento si manifesta. L’estrema concisione dei versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni. Il poeta invita il lettore a relazionarsi con lui in una dimensione che può essere contemplativa o creativa. Il senryū 川柳 è simile allo haiku nella costruzione di tre versi con 17 more (sillabe), ma se ne differenzia perché non contiene il riferimento al trascorrere del tempo stagionale o giornaliero (Kigo o piccolo Kigo). I senryū tendono a esplorare la natura umana con le sue debolezze e le sue imperfezioni e possono essere anche cinici o umoristici. Queste note sono necessariamente ridotte, la cultura e le regole del mondo poetico haiku sono molto più complesse e articolate. Nel web si trovano moli siti o blog ove potersi documentare. Uno dei più completi è www.cascinamacondo.com.
La versione cartacea (il libro fisico, per chi non può fare a meno dell’odore della carta e del frusciare delle pagine) è ordinabile presso Amazon oppure StreetLib Store.
Il file dell’eBook è disponibile in tutti i principali store, compreso, naturalmente, Amazon (Kindle), Apple (iTunes) e Google (PlayLibri)
Sito di vendita StreetLib
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Finalmente è uscita la mia silloge: cento poesie Dell’Amore e della Vita suddivisa in due parti, la prima contiene
Sessantatré poesie dell’Amore e la seconda Trentasette della Vita.
La silloge è composta da cento poesie selezione tra quelle scritte negli anni dal 1967 al 2016. L’amore è il soggetto, l’oggetto e il collante senza il quale le parole non avrebbero senso. Sono solo poesie Dell’Amore e della Vita, sempre uguali e sempre diverse, che vivono il tempo della loro lettura o rilettura durante il quale i ricordi e le emozioni che evocano prendono forma e giustificazione.
La versione cartacea e quella elettronica sono disponibili presso Amazon oppure nel sito StreetLib Store dove potrete scaricare il file nel formato adatto al vostro lettore o ordinare la copia cartacea. Il file della versione eBook è disponibile in tutti i principali store, compreso, naturalmente, Amazon (Kindle), Apple (iTunes) e Google (PlayLibri).
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Nel numero di gennaio 2017 della bella rivista La Penna del Drago è stata pubblicata la mia poesia Pianura d’Emilia vincitrice del concorso indetto dall’editore EdiCik. Cliccando sull’immagine sarete collegati alla pagina dedicata.
Le due pagine dedicatemi all’interno della rivista.
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V Concorso Internazionale di Poesia occidentale e Haiku
Genova 2016
Secondo Posto Poesia
Quarto Premio Haiku
Antologia La stanza di Erato 2016
Il giorno 10 dicembre è avvenuta la premiazione del concorso dove ho partecipato nelle sezioni Poesia e Haiku. Cliccare sul nome qui di seguito, per essere collegati al sito web: La stanza di Erato.
UOMINI, E DONNE, SUL MARE
Le opere vincitrici sono state raccolte in una prestigiosa antologia, curata da Laila Cresta, corredata di saggi critici e illustrazioni d’artista,
Una delle mie cinque poesie presentate e premiate, collettivamente, con il secondo posto:
Una mano dal mare
Una mano dal mare
cerca la nostra dignità di uomini,
implora l’aria negata ai sommersi
dal mondo infame.
Il mare, grande madre,
con saturnica fame
pretende i propri figli
strappandoli alla vita.
Il gorgo, buco nero
della nostra indifferenza,
inghiotte e ripulisce
le coscienze di noi tutti.
Oh tempo!
Tempo dell’insensibile giudizio,
della scelta arbitraria,
tempo della selezione dei giusti,
tempo d’ognissanti.
Oh tempo!
Tempo effimero, promessa all’esistere:
illusione crudele tra le stesse
fauci di Crono finita e divorata.
Uno dei miei cinque haiku presentati e premiati, collettivamente, con il quarto posto:
svanisce il sole
mentre la barca approda -
uomo di mare
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Concorso Giovane Holden
Sabato 24 ottobre 2016, al palazzo ducale di Lucca, alla finale del premio letterario Giovane Holden, una mia poesia è rientrata tra le finaliste. Nessun podio, ma sono comunque soddisfatto.
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Concorso Letterario di Aforismi, promosso dall’Associazione Culturale Helianto
Terza Edizione
Il 18 luglio 2016 si è concluso il concorso “Aforismi on-line”. Su quasi 450 aforismi inviati, ne sono stati selezionati 20. Uno è risultato il vincitore, a me è toccata una delle 19 menzioni di merito. Presento il mio lavoro:
“Gli occhi che guardano alle stelle trovano la giusta via sulla terra.”
http://www.lalinguadelgirasole.com/contest3/index.php
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II edizione
Premio Nazionale di Poesia Haiku (in lingua italiana)
“La Luna e il Vigneto”
L’UVA: FATICA E GIOIA
I miei haiku sono stati selezionati ed inseriti nella pubblicazione che raccoglie i migliori lavori presentati.
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il primo raggio
trafigge la rugiada –
risplende l’acino
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vino bonarda
una spuma d’incanto
premia il sudore
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sistema il tralcio
mentre il nipote osserva –
amor sapiente
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Dedico questa poesia al carissimo amico Stefano che è decollato per l’ultima volta il 9 ottobre di quest’anno.
Le ali spezzate
Le aquile hanno ali donate dal cielo
e che portano al cielo
nei vortici del vento,
tra battiti di rotori
e sibili di turbine.
Le aquile hanno le nuvole
come pagine della loro ventura,
graffiate dalle gesta del coraggio
lacerate dalle urla della guerra
plasmate dai richiami dell’amore.
Le aquile sono aquile,
sempre,
nella lotta della vita
tra le spirali del destino
nelle inebrianti picchiate.
Le aquile sono aquile,
sempre,
nella quiete del nido
tra gli artigli della femmina
nello spronare gli aquilotti.
Le aquile dalle ali spezzate
si lanciano dalla vetta
nell’ultimo decollo
e non tornano all’atterraggio,
non interrompono il volo.
Le aquile dalle ali spezzate
hanno il respiro che sale più in alto
oltre la più elevata tangenza
oltre ogni temeraria manovra,
nell’infinito dove volano i ricordi.
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Concorso Artistico Letterario “Radicamenti”
Ho partecipato al concorso e la mia poesia “Inganno” si è classificata 8a rientrando tra quelle selezionate per la pubblicazione.
Inganno
Sembra lo stesso sole:
forse solo più piccolo
mi appare, e non può essere.
La luce in questa terra,
avara di cantori,
anime e veri amori,
dà l’abbaglio di vivere
una vita normale
sotto un cielo svuotato
da idoli e fantasmi,
ma è una fluorescenza
che copre le ferite
i lividi e gli ammacchi.
Un inganno durato
il tempo contraffatto
che il sole indifferente
impiega in un sol passo
dalla casa del padre
e della madre e mia
a questa terra chiusa
al mio radicamento,
anche se zuppa e satura
del mio sudore e sangue.
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Premio Nazionale di Filosofia 2015 “Le figure del pensiero” Sezione B – Haiku
Sono stato, ne sono orgoglioso, uno dei finalisti del concorso per la sezione Haiku e quindi i miei haiku sono contenuti nell’antologia pubblicata dall’Editore Figure di sale. Ne presento due dei dieci portati al premio:
scostata l’anta
il raggio ti trafigge
il mondo appare
soffio dell’anima
disperso in mille lucciole
il bosco chiama
Cliccate sull’immagine dell’antologia per essere collegati al sito dell’editore.
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10° edizione del Premio Nazionale di poesia e narrativa “Carla Boero”
anno 2014-2015 – Chivasso
Grandissima soddisfazione per questa e-mail: Gentile signor Odino, Le comunichiamo con piacere che la Giuria del Concorso Letterario Nazionale Carla Boero Le ha assegnato il quarto posto della Sezione Poesia Adulti per la poesia Le terre del mio cammino.
Le terre del mio cammino
Non sono queste le terre del mio cammino…
Le terre del mio cammino non hanno confini,
non ergono recinti,
non producono esili;
in esse i muri sono a sostegno della terra,
i fossi accompagnano l’acqua ai campi
e il sole delle spiagge riscalda il cuore di tutti gli uomini.
Le terre del mio cammino hanno sentieri tra la gente dove ti puoi addentrare senza timore,
dove le anime si sfiorano e si toccano
e non provano sgomento,
perché non esiste la paura di vivere insieme
e trovi sempre un braccio per dare conforto al tuo passo.
Le terre del mio cammino non sono in vendita,
hanno alberi della conoscenza che donano liberi frutti che tutti possono cogliere
e ciascuno può donare,
in quella stessa libertà prodotta dal sapere che non ha verità o fedi da difendere,
ma che tutto può domandare e tutto ricercare.
Le terre del mio cammino accolgono la luce del sole in ogni anfratto
e l’insinuarsi della notte come una promessa del giorno futuro,
in quell’alternanza, eterna danza del mondo,
dove noi tutti siamo accolti all’interno dello stesso intreccio,
e dove potrò addormentarmi,
tranquillo,
consapevole,
innamorato.
https://www.youtube.com/watch?v=2E3xHnpZC58
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III Concorso internazionale di Poesia Occidentale e di Haiku – Genova 2014
Sabato 25 ottobre ho ritirato il terzo premio nella categoria “i 4 elementi” del concorso. Ho ricevuto questa piastrella dipinta a mano dalla bravissima Laura Cireddu. Ho presentato cinque componimenti che sono stati valutati e pubblicati nell’antologia “I poeti di Erato 2” curata dalla poetessa e animatrice del concorso: Laila Cresta. Uno dei cinque haiku lo potete vedere scritto sul bordo inferiore sinistro della ceramica.
il primo fuoco
nel camino fumoso –
bagliori antichi
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Concorso TraMare
La mia poesia “La cala” è stata pubblicata nel mese di settembre 2014 dall’editore MdS di Pisa all’interno dell’antologia “TraMare”.
L’antologia TraMare raccoglie racconti e poesie illustrati da acquerelli, disegni e fotografie selezionati nell’ambito dell’omonimo concorso patrocinato dal Parco di San rossore, Migliarino e Massaciuccoli. Ho avuto il piacere di avere due miei lavori pubblicati: il racconto “Come l’acqua al mare” e la poesia “La cala”. Cliccare sulle parola in ROSSO per collegarsi alle corrispondenti pagine dedicate all’interno del sito. L’immagine sottostante mostra la copertina.
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DUE POESIE
Succede solo a Bologna – Concorso Guido Zucchi
Ho partecipato a questo concorso con due Poesie. Ho avuto la soddisfazione di vederle selezionate nelle 286 pubblicate nell’antologia (su 386 concorrenti). Nessun premio ma un piccolo riconoscimento che comunque mi gratifica.
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UN AFORISMA
Ho partecipato al concorso indetto dalla famosa radio on-line “Radio B-side” e mi sono classificato secondo nella categoria “Aforismi”.
La Radio B-side si ascolta anche al canale 783 di Sky.