Una ricetta primaverile, estiva, autunnale e invernale! Una ricetta per tutte le stagioni!
Fregula sarda con cozze e pomodorini datterini.
La fregola è il nome del periodo in cui avviene la deposizione delle uova nell’acqua da parte delle femmine di alcune specie di pesci d’acqua dolce. Il nome deriva dal fatto che usano strofinarsi sulle pietre del fondo del fiume durante il corteggiamento. Ma il nome della pasta fregola, o fregula, sembrerebbe derivare dal latino ferculum, “briciola”. Il motivo è evidentemente dovuto al suo formato: briciole irregolari, di dimensione più o meno grandi, che vengono realizzate impastando a lungo semola e acqua. Viene poi tostata in forno, prendendo un colore più scuro e un ottimo gusto.
Documenti storici parlano di questa pasta già da più di mille anni fa. La sua diffusione, probabilmente, si deve agli scambi commerciali con Fenici e Punici. La fregula ha un posto importante nelle tradizioni sarde. La sua consistenza e la sua granulosità la rendono perfetta per vari tipi di sughi e condimenti. Proprio per il suo formato viene spesso associata al Cous cous, il tipico piatto nord-africano (e siciliano).
La fregula sarda è ottima con ogni sugo di pesce o di frutti di mare. Qui presento una delle versioni che prepara mia moglie Adele: un buonissimo sugo alle cozze con pomodori datterini.
Ingredienti
Dosi per QUATTRO persone:
– Cozze pulite: 1 Kg.;
– Fregula sarda: 300 gr.;
– Pomodorini datterini: 300 gr.;
– Aglio: 3 spicchi;
– Vino bianco secco: 100 gr.;
– Prezzemolo tritato: un cucchiaio;
– Olio EVO: 4 cucchiai;
– Sale: q.b.;
– Pepe: q.b.
Preparazione e cottura
Controllate che le cozze siano ben pulite. Sistematele in una padella grande con i bordi alti dove avrete messo due cucchiai d’olio EVO e due spicchi d’aglio tritati. Coprite e cuocere a fuoco medio. Quando cominceranno ad aprirsi aggiungete un bicchiere di vino bianco secco e continuate la cottura finché i mitili non saranno bene aperti. Alla fine, spolverate di pepe nero.
Sgusciare le cozze, filtrate l’acqua di cottura e tenetela da parte. Se volete (a noi non interessava) conservate qualche guscio per guarnire il piatto.
In un ampio tegame mettete due cucchiai d’olio EVO e fate imbiondireuno spicchio d’aglio tritati. Poi aggiungete i pomodori datterini divisi in due o in quattro, a seconda delle dimensioni. Regolate di sale e lasciate andare adagio per un quarto d’ora.
Unite la fregula e cuocete come un risotto aggiungendo, come serve, l’acqua di cottura delle cozze, un mestolo alla volta. Se non basterà aggiungete acqua calda. Verificate la cottura, regolate di sale, quando ultimata aggiungete le cozze e date una rimescolata.
Impiattamento e servizio
Servire il piatto caldo con del prezzemolo tritato finemente e un filo d’olio EVO.
Da bere
Come omaggio alla Sardegna, una bottiglia di sapido Vermentino di Sardegna d.o.c. della Cantina Rexenta, o di un altro produttore, andrà benone. Ma anche un rosato del Salento o altro di vostro gusto.
Considerazioni.
Le cozze erano una confezione da 1 chilo di mitili dell’Adriatico venduti puliti e confezionati dal supermercato Penny. Molto buone. Al posto dei pomodorini datterini si possono usare 500 gr di pelati. La fregula era di quelle di dimensioni grandi. Non abbiamo tenuto conto dei tempi di cottura indicati sulla confezione, con la cottura risottata, assaggiavamo mentre si procedeva. Piraticamente abbiamo quasi raddoppiato i tempi. Per noi tre spicchi d’aglio sono lil minimo, se avete dei problemi con questo tubero, potete cuocere i pomodori con lo scalogno e le cozze… le cozze… No, alle cozze senza aglio non posso neanche pensarci!