Clafoutis di pesche

Clafoutis

Clafoutis

Preparazione

Questa ricetta si riferisce al clafoutis di pesche.

Onestamente non conosco come sono i clafoutis realizzati secondo una delle centinaia di varianti della ricetta che potrete trovare nel web, però posso garantire che questa, la variante Adele, è buonissima.

Ingredienti.

– Pesche 700gr.
– Zucchero 100 gr.
– Farina 50 gr.
– Uova 2.
– Latte 150 gr.
– Panna 100 gr.
– Sale Un pizzico
– Vanillina Una bustina
– Zucchero a velo QB

Opzionali

– Brandy o Cognac Un bicchierino piccolo (20 gr)

Alcune informazioni generali tratte dalla sempre utilissima Wikipedia.

Il clafoutis, o clafouti, è un dolce cotto al forno composto da ciliegie nere annegate in una pasta simile a quella delle crêpes. È un dessert originario del Limosino. Il nome deriva dall’occitano clafotis, dal verbo “clafir” che significa riempire, sottinteso “di ciliegie”. Il clafoutis si è diffuso nel XIX secolo. Secondo Alain Rey il nome del clafoutis proviene dall’incrocio del verbo latino “clavum figere” che significa “conficcare un chiodo” nel senso di riempire, e di un derivato in “eiz” del verbo “foutre”, “mettere, ficcare”.

Ai linguisti (sigh! non vorrei essere caduto in uno di quei vicoli ciechi) di casa nostra lascio disquisire sulle parole: “foutre”, “mettere” e “ficcare”. Un dolce dai dolci richiami, mi pare, sia che si usino ciliegie, sia pesche. Anche la specialità di linguista la vedo piuttosto attinente.

Esistono molte varianti, con diversi tipi frutta, quali pere, mele, albicocche, PESCHE ed altri, anche con aggiunta di frutta secca le quali prendono il nome più specifico di flaugnarde. Esistono anche varianti salate,. Un’ulteriore variante è di utilizzare, al posto della farina pane raffermo senza crosta bagnato di latte o succo di frutta. È un modo elegante di riciclare avanzi.

Preparazione

Imburrate e infarinate una tortiera (considerate che è lo stesso contenitore che sarà presentato in tavola). Lavare, snocciolare e tagliare a fettine non troppo sottili le pesche. Lavorare le uova con lo zucchero, unirvi la farina setacciata (noi non lo facciamo e la cosa passa inosservata) mescolando garbatamente. Meglio se con un cucchiaio di legno. Unire la vanillina e il sale. Versare il latte e la panna un poco alla volta per ottenere una pastella fluida e liscia senza grumi. Versare meta della pastella nella tortiera (abbiamo detto: imburrata e infarinata), adagiarvi le fettine di pesca con attenzione disponendole ordinatamente e poi versarvi sopra la pastella rimasta (Dovranno risultare non completamente sommerse).

Cottura

Preriscaldate il forno a 189/190 gradi. Cuocere per circa 35/40 minuti. (controllate come per tutti i dolci. La parte superiore dovrà essere bella dorata, al limite del brunito).

Servizio

Sevite il clafoutis sia tiepido sia freddo cospargendolo di zucchero a velo.

Varianti

Poco prima del termine cottura toglietelo dal forno e cospargetelo di zucchero semolato, poi infornate di nuovo con il forno su grill. Ne risulterà un leggero strato di zucchero caramellato.

Chi lo desidera può aggiungere al latte del brandy o del cognac).

Se le pesche non sono ben dolci potete cospargerle di zucchero prima di ricoprirle con la rimanente pastella.

Cosa bere

A parte la sempre valida regola che ognuno ci può bere quello che vuole, il clafoutis alle pesche gradisce dei vini bianchi profumati, giovani, frizzanti e dolci.